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Channel: Al Faro
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"Alta fedeltà" di Nick Hornby(Guanda, 1999)

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“Perché quello avrà dieci dischi al massimo”.
“E questo fa di lui un mostro, vero?”
“A mio modo di vedere, sì. Barry, Dick e io abbiamo deciso che non puoi essere una persona seria se hai…”
“Meno di cinquecento dischi. Sì, lo so. Me l’hai già detto un mucchio di volte...”

Il libro inizia con la lista delle donne che hanno fatto soffrire di più il protagonista, Rob, a partire dalla scuola elementare. Poi c'è quella attuale, che dopo un periodo di convivenza lo ha lasciato per un altro (precisamente per il ragazzo del piano di sopra, che ogni notte sentivano urlare di piacere insieme ad una donna sempre diversa). Oltre ad essere complessato e sfortunato in amore (certo che un pò questa sfiga se la va a cercare...) Rob è appassionato di musica ed è proprietario di un negozio di dischi che “puzza di fumo rancido, di umido, e di copertine plastificate, ed è stretto e squallido e sporco e stipato, un po’ perché è così che lo volevo – questo è l’aspetto che deve avere un negozio di dischi, e solo i fan di Phil Collins amano i negozi dall’aria pulita e salubre come un quartiere residenziale in periferia – e un po’ perché non riesco a decidermi a ripulirlo”.

Nel complesso è un bravo ragazzo, ma passa la sua vita tra le sue paranoie, i suoi due colleghi di lavoro al negozio (tali e quali se non a volte peggio di lui) e i suoi dischi; è inconcludente, a volte un pò immaturo, l'unica cosa che sa fare veramente bene e con grande decisione sono le classifiche.
In effetti ci stavo mettendo una vita a scrivere questo commento perchè volevo fare anch'io qualcuna delle classifiche del protagonista: Le cinque migliori canzoni da suonare al proprio funerale, Le cinque migliori canzoni di sempre, I film preferiti di tutti i tempi. Poi ho capito che io, a differenza del protagonista, non ho l'abilità di fare classifiche così, su due piedi, che ogni tanto mi viene in mente qualcosa, che ogni due giorni la mia classifica cambia... Non fanno per me.

Nel complesso il mio giudizio per "Alta fedeltà" è positivo. Un pò ironico, molto inglese, molto musicale, molto pop, molto rock... ma senza cadere nelle banalità e nel "già visto, già sentito", cosa non da poco.
Sicuramente Nick Hornby inizia a piacermi di più rispetto a "Non buttiamoci giù". Le pagine scorrono velocemente e c'è qualcosa che ti cattura.

Questo spezzone dal film per capire un pò come sono Rob e i suoi colleghi di lavoro...

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